Buche e dissesti stradali? Un aiuto dalla business intelligence

Buche e dissesti stradali? Un aiuto dalla business intelligence

buche_stradali

Le strade cittadine sono una delle principali preoccupazioni delle amministrazioni locali: a pagare le conseguenze dirette delle condizioni per lo più dissestate del manto stradale sono i cittadini (quando va male) e i loro automezzi (quando va bene). Quando si esce per strada, l’ultima cosa di cui ci si dovrebbe preoccupare è di veder danneggiato il proprio veicolo o peggio rischiare di cadere a causa di un danno della pavimentazione stradale.

Le amministrazioni locali impegnano dal 5% al 15% dei loro bilanci per la manutenzione delle reti stradali, che rapportato al numero di abitanti per comune si traduce in una spesa che va dai 50 ai 100 euro per abitante. Eppure, la percezione è quella di circolare su strade sempre più danneggiate e insicure… perché?
La risposta non è affatto semplice, le ragioni sono tante e variabili, ma possiamo trovare quattro grandi categorie di cause:

  • Aumento del traffico veicolare: entro il 2030 il numero di automezzi in circolazione dovrebbe aumentare di circa il 25%.
  • Scarsa sostenibilità economica di materiali e tecniche innovative per la riparazione e la riabilitazione.
  • Mancanza di sistemi di monitoraggio adeguati in grado di fornire in tempo reale la situazione delle “buche” sulle strade.
  • Mancanza di sistemi di gestione e monitoraggio sul breve e lungo termine degli interventi effettuati.

Per rispondere ai primi due punti è evidente che occorra un piano di investimenti per la ricerca e lo sviluppo di servizi e tecnologie, che da una parte riducano il numero di veicoli sulle strade e dall’altra aumentino la qualità degli interventi. Ma per quanto riguarda il terzo e il quarto punto, il monitoraggio, è possibile fare qualcosa già oggi, anche se nel panorama attuale c’è molta teoria ma pochi fatti. Perché?
Negli ultimi anni sono fiorite una serie di applicazioni e strumenti innovativi: dai più sofisticati e costosi sistemi di rilevamento dei dissesti tramite laser scanner e tecniche GIS per le geolocalizzazione dei dati, alle app, gratuite o quasi, da distribuire ai cittadini che, sfruttando gli accelerometri di smartphone e tablet, rilevano in continuo le disconnessioni stradali, fino alle fotosegnalazioni di buche con l’attivazione di numeri utili per il cittadino, che diventa sentinella sempre più arrabbiata.

cittadino-arrabbiato

Tuttavia, nonostante questa diffusione di soluzioni innovative più o meno costose e più o meno efficaci, poco o nulla è dedicato a ciò che avviene dopo la segnalazione del dissesto, ovvero la registrazione e l’analisi nel tempo degli interventi di riparazione. Sapere dove è stato fatto un intervento, quanto è costato, quali assi viari o quali aree hanno subito un maggior numero d’interventi rispetto ad altri e di quali lavori si è trattato, in sintesi conoscere e valutare l’efficacia nel tempo delle risorse investite, risulta ancora un aspetto poco o per nulla indagato.

A tarpare le ali di quegli amministratori che avrebbero invece intenzione di innovare sono inoltre i costi: sistemi di gestione che superino i criteri di affidabilità, sicurezza ed efficienza costano tanto, cifre che non tutti gli enti o aziende del settore possono sostenere nel tempo.

Partendo da questo stato dell’arte, l’idea di MoSTRA è quella di fornire un supporto sia alle aziende che alle pubbliche amministrazioni piccole e medie per aumentare l’efficienza dei rilievi e degli interventi, abbassando i costi per la gestione dei dati e delle informazioni.

workflow-mostra
Il workflow di MoSTRA: dai rilievi, all'analisi, alla programmazione e monitoraggio degli interventi

Ancora una volta ci vengono in aiuto le soluzioni della piattaforma Microsoft Office 365 che, in sicurezza e affidabilità, permette la creazione di applicativi e di un sistema di gestione estremamente personalizzabile. MoSTRA è in grado di sfruttare tutte le potenzialità dei nostri dispostivi mobili e dell’infrastruttura tecnologica già presente nelle nostre città (GPS, Reti 3G, 4G, 5G, Fibra ottica). Inoltre, grazie al sistema cloud si eliminano le preoccupazioni relative alla manutenzione dei server, delle reti, dei dispostivi utilizzati (che rappresentano spesso i veri colli di bottiglia di tutti i sistemi) e diventa quindi possibile concentrarsi solo sul risultato che vogliamo ottenere: rilievi diffusi e rapidi, gestione dei dati semplice, chiara ed efficace, monitoraggio dello stato attuale delle strade ma anche degli interventi effettuati nel tempo.

L’economicità del sistema è legata a tre fattori:

  • Assenza di infrastrutture: l’approccio serverless libera dalle preoccupazioni legate alla gestione dell’infrastruttura (aggiornamento, manutenzione del data center)
  • Flessibilità nell’ampliare o ridurre i servizi richiesti a seconda delle esigenze
  • Impiego di strumenti di Business Intelligence con costi tra i più bassi sul mercato
  • Interoperabilità con altri sistemi già presenti (SIT, gestionali, ecc.)
  • Gestione ottimale delle risorse a disposizione, con un conseguente risparmio di tempo e denaro

Non solo. Con l’opportunità di effettuare analisi e “letture” sul lungo periodo è possibile indagare i dati a disposizione con le tecniche tipiche delle analisi sui Big Data, che potrebbero permetterci in un futuro non molto lontano di prevedere e programmare un intervento prima ancora che il danno si verifichi: una manutenzione che non solo agisce sui danni del passato ma previene i problemi futuri.